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Le Briciole di Pollicino

Come Psicologa Clinica userò un approccio ideato e utilizzato con successo nel periodo in cui ho lavorato in ospedale, nel reparto dei DCA (Disturbo del Comportamento Alimentare).Qui di seguito cercherò di spiegare il perchè farò scrivere una fiaba a chi vorrà condividere con me questa piacevole esperienza. Un "percorso" che forse può stupire, ma che si rivelerà molto proficuo e "mirato" a ottenere un risultato positivo da associare a quello nutrizionale 

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Pollicino è una celebre fiaba di Charles Perrault. E' una fiaba che - in qualche modo - parla di cibo (le briciole di pane) e di "percorso", quello che Pollicino usa come traccia - appunto le briciole di pane - per ritrovare la strada che lo riporterà a casa.

Ho usato questa fiaba come metafora per spiegare come spesso il cibo possa essere associato ad un percorso per arrivare a un "obiettivo felice", quindi ad un "benessere".

Per Pollicino il benessere era dato dal ritrovare la strada di casa, e il cibo - ovvero le briciole - il mezzo per arrivarci. Per tutti gli esseri umani l'alimentarsi è un mezzo di sopravvivenza, ma - come ogni mezzo - può essere utilizzato al meglio o al peggio. La modalità migliore o peggiore è sempre associata a uno stato psicologico, se vogliamo estremizzare questo concetto, possiamo arrivare sino alle patologie dei DCA (Disturbo del Comportamento Alimentare). Nei suoi comportamenti antitetici di Anoressia e Bulimia, spesso usati anche con modalità alternate. Ma questo è un allontanarsi da un discorso molto più semplice, e cioè che la capacità di sapersi nutrire in modo sano e consapevole, è lo stesso "percorso" di Pollicino per ritrovare la strada giusta che porta nella giusta direzione.

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Amo fare uso della fiaba perchè la ritengo - come poco altro - una metafora dell'esperienza umana.
Le fiabe insegnano la vita, preparano a comprendere, in modo più leggero ma evidente, la presenza conflittuale del bene e del male, del buono e del cattivo.

Quindi - tra gli elementi conflittuali della vita, del buono e del cattivo - rientra anche il cibo, come ben rappresentano le raffigurazioni iconiche nell'incipit del sito: la "mela avvelenata" della strega cattiva, così come gli spaghetti con le polpette, diventano il mezzo/pretesto del "tenero contatto" tra Lilli e il Vagabondo.

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